23 aprile 2022

L’arresto del nostro Segretario Nazionale Nicola Franzoni si viene a inserire in un più ampio contesto di persecuzione pluriennale nei suoi confronti, consistente nel pedinamento continuo disposto nei suoi confronti dal Ministero dell’Interno, il quale sfocia in continui fogli di via obbligatori seriali, il cui scopo dichiarato è di impedirgli ogni agibilità politica nel Paese, di fatto confinandolo a casa propria, in quanto soggetto “pericoloso”, dato che non risparmia all’attuale governo tutte le critiche che questo merita da parte di un suo duro oppositore.
Proprio mentre sugli ultimi fogli di via imposti a Nicola sta valutando il TAR per il Lazio, giunge, del tutto inopinato, questa misura cautelare detentiva, per presunti fatti di sei mesi fa, quindi in completa assenza dei presupposti cautelari, fatti che l’ordinanza stessa ammette che Nicola non ha commesso, se non sulla base della consueta generica accusa di “concorso morale”, aggravato dal fatto che Nicola avrebbe pronunciato dure parole di contestazione nei confronti del governo.
Nicola, quindi, in quanto “No vax cattivo”, diventa capro espiatorio e “nemico del popolo”, additato come tale da un governo, che dopo avere sguazzato nella “pandemia” per comprimere ogni diritto costituzionale, ora ha trovato il nuovo pretesto della “guerra” per mettere gli oppositori con le spalle al muro, sempre additati come “cattivi” per una ragione o per l’altra.
Mentre governo e mass-media invitano a morire e ad abbassare il condizionatore d’aria in nome dei “valori dell’Occidente”, tali valori vengono come se niente fosse calpestati nei confronti del nostro Segretario Nazionale, per il quale, a quanto pare, il famoso “Stato di diritto” non opera, come del resto non opera nei confronti dei cittadini italiani da oltre due anni.
Il Fronte di Liberazione Nazionale, nel chiedere l’immediata scarcerazione di Nicola, non può quindi che prendere atto che la sua battaglia per la libertà degli italiani non si ferma, e anzi deve sempre di più rafforzarsi.