La vita per i partiti politici italiani si fa sempre più difficile soprattutto quando si guarda ai loro conti, quasi tutti rigorosamente in rosso. Si va dal profondo rosso di Forza Italia che ha debiti per ben 99 milioni a quello un più pallido del Pd che ne ha per 5,5. L’unico partito in utile è FdI in utile per 527mila euro e con un patrimonio di 2,6milioni di euro. La situazione della Lega poi merita un capitolo a parte dato il debito di 49 milioni che grava sul partito sul base della sentenze della magistratura, debito ora ridottisi a 18 milioni e 148mila euro. Ma anche al netto di questa “tegola” le cose non vanno bene per il partito di Salvini visto che l’ultima perdita è di 3,9 milioni di euro. Ma la cosa più interessante che emerge dai bilanci dei partiti sono i finanziamenti di privati ed aziende e qui si scoprono i veri altarini del Partito Democratico e non solo…
E così si legge che in 9 mesi del 2022 il Pd ha ricevuto donazioni per 2,7 milioni di euro. In testa ai donatori, guarda caso, troviamo il settore farmaceutico (toh sorpresa!) con tanti contributi che vedono in testa con 10mila euro le due farmaceutiche Farmaservizi e Promofarma, entrambe legate all’associazione dei farmacisti, Federfarma. Si tratta di una conferma dell’interesse di Big Pharma per i partiti di sinistra (ma non solo) visto che già in passato aveva donato a Roberto Speranza – segretario di Articolo 1 candidato nella lista Pd – 15mila euro attraverso Federfarma e altrettanti attraverso la sua controllata Farmaservizi srl. Sempre Federfarma attraverso sue sigle satellite aveva sostenuto in campagna elettorale tanto il Pd quanto Fratelli d’Italia versando nelle casse di ciascuno dei due partiti 20.000 euro.